Informazioni sull’infezione da Parvovirus nel cane e nel gatto

Immagine di un cane e di un gatto che rappresenta un'infezione da Parvovirus e quindi una Parvovirosi
La Parvovirosi nel cane e nel gatto, infezione da Parvovirus

La Parvovirosi è una delle infezioni da virus più frequenti e gravi in cuccioli e gattini.
Questa è determinata dal Parvovirus che è particolarmente efficace nell’attaccare le cellule che si dividono rapidamente nel corpo come quelle dell’intestino, del midollo osseo e del sistema immunitario.
Nelle cagne e nelle gatte gravide un’infezione del feto può determinare difetti molto gravi alla nascita oppure portare a morte i nascituri.

Il rischio principale per questa malattia è per i cuccioli e gattini, soprattutto prima dei 4 mesi di età. Le cagne e le gatte che sono state vaccinate forniscono anticorpi ai loro figli attraverso il latte e vengono assorbiti entro il primo giorno di vita.
C’è un periodo delicato di tempo in cui gli anticorpi della madre non proteggono più dall’infezione, ma possono andare in conflitto con la corretta acquisizione dell’immunità data dal vaccino, per questo motivo occorre seguire le indicazioni del medico veterinario del nostro cucciolo e gattino per poter portare a termine il piano vaccinale senza errori. L’infezione si contrae da altri animali infetti, da persone che sono entrate in contatto con animali infetti o da un ambiente contaminato. Questo virus è molto resistente anche nell’ambiente, la candeggina e la

pulizia a vapore sono efficaci per l’eliminazione.

Si potrebbe sospettare che il proprio cucciolo o gattino abbiano contratto la malattia perché c’è un calo di energia e di appetito. Ciò è seguito dopo un giorno o due da vomito e diarrea (anche emorragica). L’animale può non reggersi più in stazione quadrupedale. Il tempo dal contagio ai sintomi può andare da 4 giorni a 2 settimane.
Prima si ricorre a cure veterinarie e maggiore è la probabilità di sopravvivenza. Inoltre prima si iniziano le terapie e meno saranno i costi del trattamento medico. Spesso è richiesta una degenza in terapia intensiva.

La prevenzione da questa patologia si basa sul vaccino che è la prima arma a disposizione, il piano vaccinale va completato correttamente e occorre attendere lo sviluppo corretto degli anticorpi dopo l’ultima somministrazione prima di fare entrare in contatto il nostro cucciolo o gattino con altri animali probabili infetti e in ambienti contaminati.

Una volta dimesso il nostro animale domestico è altamente improbabile che continui ad eliminare virus, ma potrebbe averne sul mantello, quindi è consigliabile un bagno prima di reinserirlo con altri animali. Un’ alimentazione dedicata al ripristino della piena funzionalità intestinale è anche fortemente consigliata.
Nel caso si notino dolori articolari o lombari occorre far ritorno in clinica per una visita di controllo.

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