Come aumento l’acqua che beve il mio gatto?

Come aumentare l'introito di acqua da parte del gatto tramite un rubinetto aperto
Un gatto al quale piace bere acqua corrente

Spesso chi ha un gatto sopratutto nell’ambiente casalingo lamenta il fatto che beva poca acqua. Per aumentare l’acqua assunta dal proprio gatto si attuano vari stratagemmi letti in internet o arrivati per passaparola da altri proprietari di gatti che lamentavano a loro volta una situazione simile…

Partiamo dal fatto che è oggettivamente difficile conoscere l’introito di acqua di un gatto in particolare e capire se c’è uno stato di insufficiente assunzione idrica, poiché il fabbisogno dipende anche dal tipo di attività che svolge e dal tipo di alimento che mangia se umido o secco, misto, casalingo, tipo di commerciale… e la quantità che beve non è sempre facilmente quantificabile poiché potrebbe essere che un gatto non viva da solo, quindi bisognerebbe vedere quanta acqua beve ogni gatto convivente effettivamente…
Delle volte in maniera sistematica ed oculata la restrizione idrica può essere utilizzata come metodo di diagnosi di diabete insipido.

Molte problematiche possono essere connesse ad uno stato di ridotta assunzione di acqua, spesso può venire in mente per le cistiti recidivanti, poiché un gatto che assume poca acqua non ha un buon flusso di urine con una buona produzione delle stesse, e così si elimina un meccanismo di difesa essenziale che l’organismo ha nei confronti della vescica e del sistema renale in toto.
In realtà lo stato di disidratazione seppur molto leggero e non a livelli clinici può comportare

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Consigli per proprietari di cani nella fase di ripresa da Covid-19

La collega dott.ssa Paparcone e la sua cagnolina Elly in epoca Covid-19

In questo periodo difficile da Covid-19 abbiamo dovuto fare i conti con dei grandi cambiamenti nella gestione delle nostre attività e delle interazioni familiari e dei rapporti con i membri della famiglia, compreso il nostro cane.

Quasi sicuramente i nostri cani saranno stati contenti di vederci più spesso e passare più tempo con noi e per alcuni versi potrebbe essere stato un vantaggio per migliorare il nostro rapporto con loro ed è vero anche il fatto che abbiamo cambiato abitudini rapidamente e ciò potrebbe aver causato stress, questo vale sia per noi che per loro…. Considerando poi l’obbligo di non allontanarsi dalla propria abitazione oltre i 200 metri ciò riduceva l’esplorazione di posti nuovi dove passeggiare e correre ed andava a limitare alla zona vicino casa l’attività ricreativa completa, cosa che per chi ha cani territoriali e aggressivi o semplicemente con molte energie da spendere potrebbe aver aumentato i problemi connessi.

Adesso ci sarà un ulteriore cambiamento: la ripresa a vario grado delle nostre attività, sperando che abbiamo seguito i consigli del nostro medico veterinario nella fase precedente e quindi non abbiamo abusato della presenza e della pazienza coccolando troppo il nostro animale domestico procediamo con questa nuova fase…

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