
Nel 2020 ha senso utilizzare Twitter? (Nel periodo del Covid-19 si sperimentano cose…)
Ho un account del 2009 abbandonato, che qualche giorno fa ho riattivato, il motivo forse è stato leggere “Come sopravvivere al mestiere del veterinario ed essere felice” dove in un capitolo si parla della propria identità digitale e dell’importanza al giorno d’oggi di averne una, non dico che mi abbia convinto devo essere sincero, ma è stata una spinta in più per cercare di capire se ci sia un social che mi aggrada, poiché il primo Social, ovviamente il più famoso di cui parla non mi piace molto, ho deciso di riattivare il mio account Twitter e cercare di capire se la mia esperienza utente fosse all’altezza dell’aspettativa.
Qualche giorno forse è poco per dare un’opinione, difatti ci resterò ancora per approfondire, sicuramente mi piace il fatto che dia modo di creare conversazioni semplici e sintetiche dato l’obbligo di non eccedere con la lunghezza dei messaggi postati che deve rimanere un Tweet (un cinguettio). Mi piace l’icona dell’uccellino poi…
Ho provato ad installare il Client “Corebird”, un programma che ti permette di usare la piattaforma Twitter da un pc sul quale è installato un sistema operativo GNU/Linux che ho trovato sul Software Center di Kubuntu, però non è al livello dell’applicazione ufficiale di Twitter che si trova
sul Play Store di Android.
Navigando un po’ sul sito di Twitter salta subito all’occhio il fatto che è molto usato per l’informazione da parte di testate giornalistiche, le maggiori italiane, consiglio Internazionale . Poi ci sono i politici, mi dicono utenti di Facebook che delle volte i politici mettono proprio gli stessi post su entrambe le piattaforme Facebook e Twitter.
Molti account sono gestiti poi non personalmente… ad esempio vedevo una diretta di Sgarbi su Youtube e nel frattempo il suo account Twitter postava video con commento in prima persona, è vero che spesso Sgarbi è col telefono in mano anche quando si trova di fronte ad una videocamera però il dubbio ti sovviene che non ci sia qualcun altro a gestire i suoi profili Social.
Spesso si parte dal principio che Twitter sia un Social più illuminato rispetto a Facebook e difatti molti utenti sono lì perché non vogliono essere dall’altra parte, forse anche io ci sono capitato essenzialmente per questo.
Rimane il fatto però che vedendo un Webinar sull’utilizzo responsabile degli antibiotici nella clinica veterinaria c’era il widget Social sul sito dell’evento che faceva il conto delle condivisioni ed ho notato che su Facebook c’erano state 1161 condivisioni e su Twitter 1 solamente.
Questo mi ha confermato che per il settore della medicina veterinaria non è molto utilizzato…
un mio ex coinquilino mi diceva che la questione del poco utilizzo sia in Italia… quindi nei prossimi giorni cercherò se c’è qualcosa di interessante per la medicina veterinaria almeno in lingua inglese….
Se qualcuno ne è a conoscenza me li segnali pure, a proposito ci seguiamo su Twitter!