Cane e gatto producono Vitamina D o necessitano di integrazione?

Zelda a passeggiare in montagna in una bella giornata di sole!

La vitamina D è da sempre conosciuta come la vitamina la quale quando è in carenza determina situazioni come il rachitismo nei soggetti giovani e l’osteomalacia negli adulti. Contemplata in tutti i testi dunque per quanto concerne il metabolismo calcico è tornata alla ribalta per la sua inclusione nei ragionamenti connessi alla capacità di aumentare la massa magra e ridurre quella grassa, ma sopratutto per il ruolo che ricoprirebbe nel sistema immunitario, per alcuni dovrebbe essere presente in quantità adeguata per garantire un buon funzionamento dell’organismo verso vari agenti eziologici e qualcun altro vuole proporre la sua misurazione come indice dello stato di salute, quindi ancora non sempre è chiaro se la Vitamina D risulta diminuita in caso di riduzione dell’apporto o della sintesi oppure se è ridotta quando è il sistema immunitario ad avere un abbassamento della sua funzione per altri motivi.

Essendo una vitamina per definizione l’organismo ha necessità di introdurla in qualche maniera, si consigliano

alimenti come ad esempio i formaggi, il pesce…. in America ci sono i latti addizionati di Vitamina D, spesso troviamo anche le bevande vegane per la colazione che sono additivate o anche alcune marche di cereali famose.
Ma in realtà la vitamina D è una di quelle un po’ atipiche se vogliamo e viene prodotta con l’esposizione al sole. Forse è proprio per questo che è opinione in medicina umana ultimamente che il 90% circa delle persone abbia qualche forma di carenza di questa vitamina e che forse ha anche qualche sintomo ad essa connesso.

Anche perché parlando con un medico umano ultimamente mi diceva che avesse letto da poco un articolo dove si parlava del fatto che l’essere umano producesse una quantità di vitamina D utile solo nel mese di agosto a mezzogiorno, tralasciando le disquisizioni sulle nostre abitudini mutate e che forse non siamo adatti a qualsiasi luogo dove vivere nel mondo, si raggiunge in maniera intuiva il fatto che l’integrazione spesso potrebbe essere consigliata, casomai dopo una misurazione tramite analisi di laboratorio.

Cane e gatto a quanto pare non riescono a sintetizzare Vitamina D quando esposti ai raggi UVB, quindi necessitano un’integrazione. [1] [2]

Lo sanno bene le case mangimistiche più importanti, infatti se andiamo a leggere gli ingredienti sono integrate a vario livello con Vitamina D.
Se si effettua un’alimentazione casalinga meglio rivolgersi ad un medico veterinario che si occupi in maniera particolare di nutrizione poiché se integrata male la Vitamina D può avere effetti tossici.

[1] Hazewinkel HAW, Tryfonidou MA: Vitamin D3 metabolism in dogs. Mol Cell Endocrinol 197: 22-33, 2002.

[2] Hazewinkel HAW: Nutrition in relation to skeletal growth. J Small Anim Pract 30:625-630, 1989.

Ciò che ho appena riportato lo ritroviamo anche sull’ Ettinger di Clinica Medica!

Se hai informazioni aggiornate in merito o vuoi commentare fallo pure nello spazio sottostante! 😉

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